UniCredit è stata la prima banca in Italia ad avviare un’operazione di queste proporzioni.
I criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) sono parte integrante della Cultura e dei processi decisionali della nostra Banca e continuiamo a collaborare con vari operatori del settore per arricchire e migliorare la nostra offerta ESG in tutti gli ambiti. La collaborazione siglata con RE Valuta si inserisce nel percorso di transizione verde e sostenibile intrapreso da UniCredit negli ultimi anni, in linea con il nostro piano strategico UniCredit Unlocked e la strategia ESG.
Gli obiettivi ESG stanno influenzando il settore immobiliare e ora l’attenzione si concentra sulla performance energetica degli edifici che sono garanzia per i mutui, così come richiesto dall’ABE nelle LOM. Questo è importante anche per rispondere allo stress test climatico, per soddisfare i requisiti di informativa (Pillar III) e per sostenere l’emissione di green bond. RE Valuta ha stipulato una partnership con Immobiliare.it per lo sviluppo di servizi avanzati di analisi immobiliare e l’anno scorso abbiamo lanciato il servizio ESG Data Remediation per recuperare i dati ESG relativi alle garanzie dei nuovi mutui e agli immobili posti a garanzia dei prestiti.
Un'intervista a:
Marco Predieri, Senior Analyst, Climate Risk & Risk governance
Marco Predieri,
Senior Analyst, Climate Risk & Risk governance
Dal suo punto di vista, cosa ha significato per UniCredit l'iniziativa RE Valuta?
Questa iniziativa dimostra il grande interesse di UniCredit a sviluppare e realizzare la sua strategia a lungo termine con una forte attenzione al clima e all'ambiente.
La raccolta di attestati di prestazione energetica (EPC) per gli edifici utilizzati come garanzia ipotecaria sta diventando un elemento di estrema importanza, giacché consente alla Banca di avere un quadro completo e affidabile del proprio portafoglio di garanzie immobiliari, con l'obiettivo di adottare decisioni consapevoli in materia di gestione del rischio e di mitigare in modo proattivo qualsiasi potenziale impatto negativo sul portafoglio della Banca. Inoltre, è un’attività che ci permette di cogliere opportunità di business volte a incentivare ulteriormente la transizione verde nel settore immobiliare e, infine, di fare fronte alla crescente attenzione e ai requisiti che le Autorità di Regolamentazione e di Vigilanza stanno ponendo nei confronti del settore bancario (ad esempio, l'informativa dell'EBA sul Pillar III, il regolamento UE sulla tassonomia, le aspettative della BCE sui rischi climatici e ambientali).
Che cosa la rende particolarmente orgoglioso di aver fatto parte dell’iniziativa RE Valuta?
Sono orgoglioso di aver lavorato a questa iniziativa perché, al di là di considerazioni strategiche e di rischio di carattere più generale, rappresenta un chiaro esempio di come sia possibile superare il gap informativo. L'accesso a dati climatici e ambientali affidabili e coerenti è una delle sfide principali per le banche, nonché un fattore fondamentale per sviluppare un solido quadro di gestione del rischio e una strategia aziendale improntata a principi di sostenibilità.
La proficua collaborazione con RE Valuta si è basata sulla valida banca dati proprietaria di cui dispone (soprattutto in Italia), unitamente al suo solido approccio metodologico statistico. Parallelamente, la Banca sta raccogliendo EPC e i relativi indicatori energetici direttamente dai propri clienti nella fase di accensione dei mutui in tutti Paesi del Gruppo. Tutte queste attività consentono alla nostra Banca di colmare con successo il gap informativo e di mappare progressivamente il portafoglio di garanzie immobiliari, ottenendo una copertura a livello di Gruppo.
In che modo ciò ha contribuito alla strategia complessiva della nostra Banca?
La Banca sta progressivamente sviluppando e realizzando un ecosistema di dati climatici e ambientali completo e sistemico. L'iniziativa sulla raccolta di dati di performance energetica rappresenta un ulteriore passo verso la nostra più ampia strategia di governance dei dati.
La raccolta regolare e accurata di dati sul portafoglio dei clienti della Banca ci consente di individuare, misurare e gestire i rischi ambientali e climatici e di cogliere ulteriori opportunità di business green. Questo approccio ha anche aiutato la nostra Banca a definire obiettivi ambiziosi di finanziamento sostenibile (ad esempio, prestiti ambientali, obbligazioni sostenibili che collegano il finanziamento di progetti verdi e sociali con l'emissione di debito), nel quadro della nostra strategia ESG volta a sostenere i nostri clienti e le comunità verso una transizione equa e giusta.